Dental Igiene orale Prevenzione sbiancamento

È possibile dividere la fiala di filler con la mia amica?

I trattamenti di medicina estetica sono la moda del momento. Sempre più persone ricorrono alla medicina estetica, non solo nel mondo della moda o dello spettacolo dove l’immagine è uno strumento di lavoro, ma nella vita quotidiana in molti vogliono migliorare o esaltare il proprio aspetto.

Tra i trattamenti più comuni ci sono senz’altro i filler (per labbra, naso, occhi, zigomi) e il botox. Sono accessibili a tutti e sono entrati a far parte delle nostre abitudini. Ma la sicurezza viene prima di tutto e con questo articolo noi dello studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, vogliamo spiegare l’importanza di evitare la condivisione delle fiale.

Il filler

È un “riempitivo” principalmente a base di acido ialuronico che viene iniettato con diverse tecniche, tra il derma e il tessuto sottocutaneo a seconda delle necessità e dei distretti da trattare, con l’obiettivo di eliminare le rughe e dare sostegno ai tessuti sottostanti. I Filler sono ideali per ridisegnare e ridefinire i volumi del viso e sono formulati in base al

risultato che si vuole ottenere. Una soluzione che valorizza immediatamente e il cui effetto dura dai 6 ai 12 mesi. Le fiale di acido ialuronico sono dispositivi medici sterili e tale sterilità è garantita fino all’apertura della confezione e il suo immediato uso. Pertanto non sono più utilizzabili nei giorni successivi all’apertura.

Il Botox

Il Botox invece rilassa i muscoli del viso. Il suo uso più comune è l’iniezione in piccole quantità in punti strategici del viso per trattare e ridurre al minimo i solchi e le rughe d’espressione. Dona un aspetto più disteso, meno stanco e molto più giovane. È un trattamento rapido i cui effetti sono però apprezzabili dopo 1 settimana dall’iniezione e durano circa 6 mesi, dopodiché si attenuano fino a scomparire.

È possibile dividere la fiala di filler con la mia amica?

Anche se ne avanza un pò, è fondamentale buttarla, non si può dividere con amici e parenti per garantire il massimo della sicurezza. Ogni fiala di filler è monouso e deve essere utilizzata esclusivamente su una sola persona per motivi igienici e sanitari:

  • La sterilità
    È un passo fondamentale per qualsiasi trattamento: quando aspiriamo (l’aspirazione è un atto cruciale per prevenire le complicanze vascolari) si evidenzia la formazione di una bolla d’aria, con questa bolla la siringa perde la sua sterilità. Se viene condivisa, significa che tutto ciò che è presente nell’habitat del paziente A viene trasferito al paziente B o viceversa in questo modo non è sufficiente cambiare semplicemente l’ago.

La condivisione di una fiala aumenta la probabilità di complicanze anche gravi come le malattie infettive. Per questo l’apertura del filler o di qualsiasi altro iniettivo viene fatta sempre in presenza del paziente.

  • La quantità

Una siringa da 1 ml di acido ialuronico contenuto in un filler corrisponde alla porzione del fondo di un cucchiaio da cucina dove inizia il manico, quindi: come potrebbe una siringa risolvere le rughe che abbiamo e tantomeno come potrebbe farlo mezza fiala?

La quantità di filler necessaria per ogni trattamento non residuerà mai, ogni obiettivo estetico del paziente è personalizzato e ha un quantitativo numerico di fiale da utilizzare per unità estetica. Utilizzare quantità inferiori o non idonee compromette il risultato estetico.

  • La qualità

La procedura con filler coinvolge l’uso di prodotti specifici per ogni regione, con diverse concentrazioni di acido ialuronico cross-linkato (reticolazione di acido ialuronico per aumentare la durata) progettati per ricreare le diverse aree del volto. Ogni fiala quindi è adatta solo per il caso selezionato.

Conclusioni

In conclusione dividere la fiala di filler con un amico può aumentare il rischio di infezione, compromettere la sterilità del prodotto e, soprattutto, non garantire il risultato ottimale per entrambi i trattamenti. È importante seguire le procedure corrette e garantire che ogni paziente riceva la quantità e la qualità di prodotto adeguata per il suo trattamento.

Per la tua sicurezza e per risultati eccellenti, affidati sempre a professionisti certificati e alle procedure corrette!

Lo studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, è a tua disposizione per per rispondere ad ogni tua domanda e valutare insieme i trattamenti e le soluzioni per raggiungere i tuoi obiettivi di bellezza.

Contattaci ai numeri:  3516884738  / 0633613751.

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Succhiare il pollice in età infantile crea davvero danni alla bocca?

Succhiarsi il pollice è un’abitudine comune tra i più piccoli, ma quali sono le possibili conseguenze per lo sviluppo del sorriso? Scopri insieme a noi dello studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, gli aspetti principali sull’argomento: cause, rischi e consigli utili per i genitori.

La suzione del pollice

La suzione del pollice è un gesto estremamente spontaneo nei primi anni di vita. Risponde a un riflesso che si sviluppa nel grembo materno per consentire al neonato di nutrirsi, e quindi di sopravvivere. 

Il feto, già a 5 mesi, succhia il pollice e insieme deglutisce. In questa maniera si “allena” per il momento in cui, dopo la nascita, dovrà poppare il latte dal seno della mamma. Succhiare è quindi un istinto innato legato allo stimolo della fame, ma anche al bisogno del bambino di riconoscere ed esplorare le diverse parti del proprio corpo, a partire dalla bocca. 

I bambini quindi nascono con il bisogno di ciucciare e la suzione non nutritiva ha molti benefici. Succhiare è un riflesso naturale che dà a bambini e neonati un senso di sicurezza, rilascia endorfine, ha un effetto calmante e può ridurre lo stress.

Suzione del pollice: a che età non va più bene?

Durante i primissimi anni di vita la suzione del pollice non costituisce un problema ed è un comportamento del tutto naturale e fisiologico. 

Entro i tre anni non va vista come un’abitudine cattiva o da disincentivare.  Una buona regola è quella di iniziare a eliminare questo comportamento intorno ai quattro anni. Le ricerche infatti dimostrano che abitudini orali prolungate o frequenti, come la suzione del pollice, delle dita e l’uso del ciuccio, possono avere un impatto negativo sullo sviluppo del linguaggio e della dentatura del bambino.

Conseguenze della suzione prolungata sulla dentatura

La suzione del dito, oltre l’età consigliata rischia di deformare il palato incidendo negativamente sullo sviluppo dell’occlusione.

Questa correlazione tra suzione prolungata e malocclusione è stata studiata da diversi autori ed è stato accertato che la probabilità di sviluppare una malocclusione è correlata con la suzione non nutritiva che si protrae oltre i tre anni. La suzione del pollice risulta particolarmente associata allo sviluppo di morso aperto anteriore, cioè quando gli incisivi superiori si inclinano verso fuori e quelli inferiori verso l’interno. Queste conseguenze sono dovute principalmente alla forza che la suzione del dito esercita sul palato e sulla dentatura che si sta sviluppando. 

Anche la deglutizione e la fonazione possono subire dei cambiamenti.

Le modifiche strutturali alle arcate dentarie dovute all’abitudine protratta nel tempo di succhiare il dito, potranno correggersi da sole in seguito alla sospensione di questo tipo di suzione, ma spesso persistono ben oltre la cessazione dell’abitudine viziata e saranno recuperabili solo con la terapia ortodontica.

Per tutti questi motivi, è importante riconoscere quando questa abitudine si trasforma in un vizio da interrompere con le giuste modalità. 

Come intervenire se questa abitudine persiste?

Non preoccupatevi se il vostro bambino si succhia il pollice. Molti bambini smettono da soli, sia per l’influenza dei coetanei o dei fratelli, sia per il fatto di aver perso l’abitudine. Ma come intervenire se questa persiste?

Ecco alcuni consigli importanti :

  • stabilire degli obiettivi insieme al bambino. Può essere utile iniziare con piccoli obiettivi come evitare di succhiare  il pollice in macchina
  • lavorare inizialmente per eliminare il succhiamento del pollice durante la veglia, passare poi alla fase di addormentamento e del sonno
  • evitare di sgridare o criticare il bambino perché si succhia il pollice
  • ricordare costantemente al bambino, in modo gentile e affettuoso, di togliere il pollice dalla bocca
  • lodare il piccolo perché non si succhia il pollice e offrirgli un incentivo, come un adesivo o un piccolo premio
  • offrire un’attività sostitutiva. Se ad esempio il bambino si succhia spesso il pollice in auto, un album o un piccolo giocattolo potranno essere utili a tenere le mani occupate
  • utilizzare uno strumento per aiutarli a smettere, come :
    creme naturali dal sapore sgradevole, guantini di lana, tappi per mani (manicotti di protezione per le dita creati appositamente per l’arresto della suzione)

E se tutto questo non dovesse essere sufficiente, chiedi il supporto del dentista! Potrà sostenere e incoraggiare il bambino a perdere l’abitudine e intervenire con l’approccio più adatto per favorire il corretto sviluppo delle arcate. 

Lo studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, è a tua disposizione per un controllo e per una valutazione col dentista pediatrico.

Per prenotare la visita del tuo bambino contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751.

Dental Igiene orale Prevenzione sbiancamento

Come avere un sorriso più bianco per le feste?

Le feste Natalizie sono alle porte e ci offrono  l’occasione di  passare più tempo con gli amici, la famiglia e tutte quelle persone che durante l’anno non abbiamo l’opportunità di incontrare. Feste, incontri e riunioni ci attendono e quindi, perché non sfoggiare un sorriso più bianco e luminoso? Scopri insieme a noi dello Studio Dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, come preparare il tuo sorriso per le feste.

PRIMO STEP PER IL  BIANCO NATURALE DEI DENTI

Placca e tartaro sono la principale causa di un sorriso spento e ingiallito, per  questo il primo passo per ottenere fin da subito il bianco naturale dei propri denti è effettuare la seduta di igiene orale professionale. La seduta di igiene orale professionale, eseguita presso lo studio dentistico, permette di rimuovere dalla superficie dei denti la placca, il tartaro e tutte le pigmentazioni superficiali causate da tè, caffè e dall’ abitudine al fumo.

Una scorretta igiene orale domiciliare o un lasso di tempo troppo lungo tra una seduta di pulizia professionale e l’altra, possono causare l’accumulo di pigmentazioni e di placca sui denti, mentre  una corretta igiene orale quotidiana, unita ad una periodica visita dentistica per sottoporsi ad una seduta di detartrasi, è sempre il miglior modo per avere denti puliti, sani e privi di macchie. Solo così i trattamenti sbiancanti possono essere realmente efficaci!

IL PASSO SUCCESSIVO: LO SBIANCAMENTO DENTALE

Il passo successivo sarà sbiancare i denti. Ci sono diverse soluzioni tra le quali scegliere in base alle proprie esigenze e al tempo a disposizione, scopriamole insieme!

  • Trattamento Illuminante click: si tratta di un trattamento veloce e a un costo contenuto da fare subito dopo la seduta di igiene. L’effetto è quello di un sorriso molto più luminoso e la durata è di diverse settimane.
  • Bleaching professionale: si tratta di una o più sedute della durata di 1 ora da effettuare in studio. Il massimo risultato si ha subito dopo la seduta e andrà gradualmente diminuendo dopo circa 12 mesi.
  • Sbiancamento domiciliare: è forse il metodo più efficace e duraturo nel tempo. Si tratta di indossare per alcune ore al giorno delle mascherine trasparenti, nelle quali va inserito il gel sbiancante, nella comodità di casa o durante le normali attività quotidiane. L’azione sbiancante aumenta gradualmente fino a raggiungere il massimo risultato a fine trattamento. Anche in questo caso l’effetto può durare fino ad un anno, con il vantaggio che, avere le proprie mascherine, permette di poter eseguire un refresh del trattamento, semplicemente recandosi presso lo studio dentistico per rifornirsi del gel sbiancante. 

ULTIMO STEP: IL MANTENIMENTO 

Il passo successivo dopo aver sbiancato i denti sarà mantenerli tali con piccoli e semplici accorgimenti come:

  • avere un’accurata igiene dentale quotidiana, utilizzando spazzolino e dentifricio(utilizzando spazzolino e dentifricio tre volte al giorno e filo interdentale una volta al giorno.
  • evitare i rimedi “fai-da-te” per sbiancare i denti gialli, che possono talvolta risultare dannosi per lo smalto
  • limitare il consumo di liquirizia, caffè, tè, cioccolato e bibite colorate che possono fissarsi negli strati superficiali del dente
  • ridurre o interrompere l’abitudine al fumo (compreso l’uso di dispositivi a tabacco riscaldato e sigarette elettroniche), poiché è sicuramente la causa più diffusa dell’ingiallimento dei denti e di una scarsa durata dello sbiancamento dentale.   

Quest’anno illumina le feste con il tuo sorriso! Lo studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, è a tua completa disposizione. Per prenotare il tuo trattamento contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751. 

Dental Igiene orale Prevenzione

Diabete e salute orale: la relazione tra diabete e parodontite

Il diabete e la parodontite sono due patologie molto diffuse nella popolazione e la correlazione tra loro è ormai comprovata da studi e ricerche effettuate da enti nazionali e internazionali. Il soggetto con diabete ha una tendenza a sviluppare parodontite e il soggetto con parodontite ha una tendenza a sviluppare diabete. Questo accade perché esiste una correlazione tra diabete e salute orale.

Queste patologie possono causare gravi complicanze ai soggetti colpiti, ma se adeguatamente diagnosticate, è possibile trattarle innescando reciproci benefici.

Che cos’è il diabete?

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina.

L’insulina, prodotta dal pancreas, è l’ormone che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno. l’iperglicemia si associa a danni microvascolari su reni, occhi e sistema nervoso e macrovascolari sul cuore e grossi vasi.

Il diabete mellito di tipo 1, che insorge durante l’infanzia e l’adolescenza, e il diabete mellito di tipo 2, frequentemente associato ad alterati stili di vita (dieta erronea, obesità e ridotta attività fisica) sono le tipologie più diffuse nella popolazione generale.

Che cos’è la parodontite?

E’ una malattia infettiva causata dall’accumulo di molteplici batteri del cavo orale, detti parodontopatogeni sui tessuti dentali e orali. Questi provocano una risposta infiammatoria distruttiva che coinvolge i tessuti che circondano i denti, quali gengiva, legamento parodontale e osso alveolare. Se l’infiammazione parodontale innescata dai batteri non si risolve, progredisce in maniera irreversibile fino a determinare la distruzione dei tessuti di supporto dentale e la perdita dei denti.

È una delle patologie più diffuse al mondo e si manifesta principalmente tra la terza e quarta decade di vita. Può essere silente o presentarsi con gonfiore gengivale, sanguinamento, alitosi, spostamento e mobilità dei denti.

 Quale correlazione esiste tra diabete e parodontite?

La stato infiammatorio causato dalla parodontite non risulta localizzato ai tessuti di sostegno del dente, ma provoca a causa del rilascio di citochine pro-infiammatorie e mediatori dell’infiammazione, una risposta sistemica che può essere associata allo sviluppo di alcune condizioni, tra cui disordini metabolici e patologie cardiovascolari. Tra queste in particolare il diabete mellito di tipo 2.

La parodontite favorisce l’innalzamento della glicemia nel sangue sia nelle persone con diabete sia in quelle senza malattia. Inoltre nei soggetti affetti da infezioni del cavo orale si osservano livelli più alti di insulino-resistenza. Le persone con parodontite, infatti, hanno un rischio maggiore di ammalarsi di diabete.

Le persone affette da diabete di tipo 1 e 2 sono più predisposte alle infezioni a causa della ridotta risposta dell’organismo, e hanno una possibilità tre volte maggiore di sviluppare malattie gengivali, inoltre esiste una stretta correlazione tra alti livelli di glucosio nel sangue e la distruzione parodontale.

l’iperglicemia è infatti associata a un maggior rischio di sviluppare la parodontite grave e cronica.

È possibile prevenire le complicanze causate dal diabete e dalla parodontite?

Diabete e parodontite possono essere prevenute e quando insorte possono essere gestite con successo per ridurre gli effetti.

La diagnosi delle due patologie da parte di medici e odontoiatri è fondamentale per impedirne lo sviluppo e la progressione.

È importante che il dentista identifichi il paziente diabetico o a rischio di sviluppare diabete, per prevenire e monitorare lo sviluppo della parodontite. Viceversa riconoscere trattare la parodontite  precocemente, può aiutare il paziente con diabete a tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue.

La raccomandazione sia per i pazienti diabetici che non, è quella di sottoporsi a visite di controlli regolari dal proprio dentista di fiducia per valutare lo stato di salute della propria bocca e in particolare di consultarlo in caso di:

  • gengive rosse o gonfie
  • retrazione delle gengive
  • aumento degli spazi interdentali
  • alitosi e tartaro
  • mobilità dei denti
  • sensazione di bocca secca e infiammata
  • comparsa di chiazze biancastre (micosi)

Prenditi cura della tua salute orale: lo studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, è a tua completa disposizione. Per prenotare la tua visita di controllo contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751.

Prevenzione

Prevenire è meglio che curare: Ottobre mese della prevenzione orale

ANDI E MENTADENT – Ottobre mese della prevenzione orale 

Prevenire è meglio che curare. Questo proverbio ci ricorda come sia molto meglio evitare che qualcosa di negativo accada prima di arrivare al punto in cui sarà necessario intervenire.

Il concetto fondamentale è che grazie alla prevenzione, a un controllo periodico, si possono riscontrare anomalie che il più delle volte possono essere risolte molto prima che possano degenerare e creare danni più seri e dispendiosi. 

A ottobre, lo studio dentistico Eramo, di Labaro, si impegna a favore della salute orale e partecipa al Mese della Prevenzione Dentale, iniziativa promossa da ANDI  Associazione Nazionale Dentisti Italiani in collaborazione con Mentadent, in cui sarà possibile prenotare una visita odontoiatrica gratuita di prevenzione.  

Meglio non rimandare la visita dal dentista

Pochi pazienti sono veramente rilassati quando vanno dal dentista e a volte le cure dentistiche possono essere sgradevoli, ma sono utili e necessarie per il mantenimento della salute orale e dell’organismo. 

Rimandare comporta un decadimento della salute orale e ovviamente anche dell’estetica: denti cariati, neri, mobili o mancanti, gengive che si ritirano, sono alcune delle problematiche che possiamo evitare seguendo un adeguato percorso di prevenzione e assistenza.  

La visita dal dentista infatti è uno strumento molto importante per la prevenzione dei problemi di salute orale e quindi di disturbi e patologie che colpiscono denti, gengive e bocca e non ultimo, anche il portafoglio!

Andrebbe ripetuta regolarmente nel tempo, almeno 1 o 2 volte all’anno, per permettere allo specialista di ispezionare il cavo orale e verificare che siano assenti problemi dovuti a carie, placca, tartaro, infezioni batteriche che richiedono cure tempestive.

La visita periodica è inoltre  importante perché il dentista o l’igienista dentale insegnano al paziente come eseguire una corretta igiene orale a casa per mantenere nel tempo e in maniera autonoma la salute della propria bocca.

Come si svolge la visita odontoiatrica?

Durante la visita il dentista procede ad esaminare lo stato della dentatura, delle gengive e dei tessuti orali e periorali. 

Il dentista dopo la visita può richiedere una radiografia delle arcate dentarie (ortopantomografia) per individuare problemi nascosti come carie, lesioni dell’osso mascellare, cisti o tumori, oppure per verificare il corretto allineamento delle arcate.

Al termine della visita Il dentista segnalerà la presenza di eventuali patologie e potrà suggerire di eseguire un’accurata pulizia dei denti,  che consiste nella rimozione del tartaro e della placca in modo da conservarli in salute o altri trattamenti di natura preventiva quali: sigillatura dei solchi dentali e fluoroprofilassi. 

A chi è rivolta la visita di prevenzione dentale?

Il Mese della Prevenzione Dentale è un’occasione importante per valutare lo stato di salute orale di tutta la famiglia e ricevere consigli di igiene orale utili per una prevenzione efficace ed evitare l’insorgere di problemi più seri.

In particolare è rivolta ai più piccoli. Già a partire dai tre anni, ovvero quando i denti da latte dovrebbero essere interamente presenti nel cavo orale, è infatti consigliabile portare il proprio bambino alla  visita odontoiatrica. 

Prima di questa età è auspicabile eseguire dei controlli che permettano ai genitori di ricevere consigli utili, come ad esempio: il tipo di igiene orale da effettuare ai propri piccoli, il giusto apporto di fluoro e quale alimentazione seguire per non intaccare la salute della loro bocca.

Prenditi cura del tuo sorriso: lo studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, è a tua completa disposizione. 

Per prenotare l’appuntamento con la Prevenzione contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751. 

Ortodonzia

Settembre: un nuovo sorriso con l’ortodonzia

Un sorriso non deve essere perfetto, anzi sono le imperfezioni a renderci caratteristici e unici. Però ammettiamolo:  quanti di noi guardandosi allo specchio non hanno desiderato almeno una volta, un aspetto più armonioso del proprio sorriso?

Quanti genitori appena crescono i primi dentini ai propri figli, si preoccupano se non sono ben allineati? 

Settembre è il mese ideale per  pianificare il progetto di un  sorriso nuovo, sano e bello con l’ortodonzia. Scopri insieme a noi dello studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, gli aspetti principali sull’argomento.

Qual’è l’età giusta per mettere l’apparecchio ai denti? 

L’apparecchio ortodontico  può essere applicato a tutte le età. 

Ai bambini con i denti da latte o quando presentano ancora una dentatura mista, ovvero in quella fase in cui iniziano a comparire i denti permanenti, viene applicato in maniera sempre crescente, poiché è in grado di favorire il corretto sviluppo della dentizione, andando a risolvere problematiche come denti storti o non erotti e malocclusione.

In questo caso specifico, è opportuno applicare un apparecchio ortodontico funzionale o ortopedico, volto a favorire il corretto sviluppo delle ossa mascellari.

Negli adolescenti e negli adulti invece, è preferibile utilizzare apparecchiature ortodontiche finalizzate a ripristinare il corretto allineamento dentale unitamente ad una masticazione ottimale, o ancora per ripristinare un dente non erotto o perso.

Quali tipologie di apparecchio esistono?

  • Apparecchio ortodontico fisso esterno

È la tipologia di apparecchio più conosciuta e utilizzata. Chi non la ricorda ai tempi della scuola? Tramite le piccole piastrine metalliche incollate ai denti e collegate da un filo, si crea la tensione necessaria per spostare i denti nella posizione desiderata. Per evitare di esercitare una tensione eccessiva e deleteria, il trattamento ortodontico con l’apparecchio fisso viene effettuato a piccoli passi e ha una durata di diversi anni.

Gli apparecchi ortodontici fissi rappresentano ancora il metodo più valido di correzione in caso di malocclusioni gravi e complesse.

  • Apparecchio ortodontico fisso interno

Ha il medesimo funzionamento dell’apparecchio fisso esterno, ma le piastrine di attacco metalliche, appositamente progettate per questo tipo di tecnica, vengono posizionate sulla parete interna dei denti, il che lo rende quasi per nulla visibile. Questa tipologia di apparecchio ortodontico è particolarmente indicata per gli adulti grazie al ridotto impatto estetico.

  • Apparecchio ortodontico mobile

Sono in genere utilizzati per malocclusioni di varia entità o come componente di altri trattamenti ortodontici. Gli apparecchi mobili sono costituiti da una parte in materiale plastico, che aderisce alla parete interna dei denti, e parti in filo metallico che consentono l’aggancio ai denti. Questo tipo di apparecchio permette i movimenti grazie alla presenza di viti, molle e archi.

Non sono perfettamente invisibili, ma sono rimovibili, per cui possono essere facilmente rimossi per mangiare, lavare i denti e l’apparecchio stesso. Gli apparecchi mobili sono un’ottima opzione per risolvere i problemi di allineamento o di morso. È importante però che vengano portati correttamente, il più a lungo possibile, e rimossi solamente per i pasti o nel momento in cui si pratica attività fisica. 

L’ Ortodonzia Invisibile 

Gli allineatori o apparecchi invisibili, sono mascherine trasparenti che coprono tutta la superficie dei denti. La loro azione è mediata da precisi punti di appoggio realizzati in materiale composito, che esercitano una pressione sui denti e guidano il loro riallineamento in posizione fisiologica. Il trattamento prevede l’utilizzo di una serie di mascherine (il cui numero varia a seconda del piano) che vengono progettate fin dall’inizio e che il paziente deve usare in successione. Ogni coppia di mascherine viene indossata per circa 2 settimane prima di lasciare il posto alla successiva  fino al corretto allineamento.

Per essere efficaci gli allineatori devono essere indossati per 22 ore al giorno e rimossi solo per i pasti e per l’igiene orale. Oggi le mascherine rimovibili sono un’ottima soluzione non solo per i vantaggi estetici, ma perché permettono di risolvere diversi tipi di malocclusioni, anche complesse, sia negli adulti sia nei bambini.

Gli allineatori notturni

I Night Aligner (allineatori notturni) sono  allineatori progettati e studiati specificamente per essere utilizzati solo di notte grazie alle caratteristiche uniche, che rendono possibile un movimento predicibile e stabile con meno ore di applicazione.

Sono realizzati in un materiale innovativo bianco, creato per reagire colorimetricamente alle effettive ore di utilizzo del paziente permettendo così di verificare  la collaborazione al trattamento.

Indossandoli soltanto 8-10 ore per notte è possibile chiudere piccoli spazi tra i denti e correggere lievi disallineamenti. Gli allineatori vanno indossati e cambiati fino a quando i denti non avranno raggiunto la posizione desiderata. 

Questo tipo di ortodonzia offre la soluzione per correggere la dentatura anche dei pazienti meno “disciplinati”, di quelli più esigenti o di coloro che, per vari motivi, faticano ad indossare l’apparecchio per tutto il giorno. Un’opportunità per ottenere risultati efficaci con un impegno accettabile per ogni paziente.

Gli apparecchi ortodontici di contenzione e la recidiva ortodontica 

Qualunque sia il tipo di apparecchio indossato, una volta terminata la terapia ortodontica è importante mantenere il risultato raggiunto. Infatti potrebbe capitare di tornare ad avere denti storti dopo l’apparecchio: la cosiddetta recidiva ortodontica

La recidiva ortodontica si verifica a causa dei legamenti dei denti che possiedono una sorta di “effetto memoria” che li porta naturalmente nella posizione originaria.

Gli spostamenti possono essere causati anche dalle forze muscolari nella regione della bocca, dal bruxismo e da cattive abitudini come: onicofagia e masticazione di oggetti come penne e matite.

Il nostro consiglio per evitare una recidiva ortodontica è quello di utilizzare gli apparecchi di contenzione.  Questi dispositivi sono apparecchi mobili “passivi”, ossia non svolgono alcuna azione, e sono comunemente utilizzati per evitare spostamenti dopo la rimozione dell’apparecchio. Si indossano secondo i tempi e le modalità concordate con il proprio dentista. L’apparecchio ortodontico di contenzione, sia per bambini che per adulti, permette così di mantenere stabili nel tempo i risultati delle terapie ortodontiche.   

Con l’ortodonzia, quindi, è possibile correggere e migliorare il proprio sorriso ad ogni età,  grazie a tantissime tipologie di apparecchi (consulta anche: Ortodonzia: l’apparecchio dentale è adatto solo ai bambini?

Ortodonzia adulti e Bambini Labaro, Roma

Se hai bisogno di una visita o di approfondire questo argomento, lo studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, è a tua completa disposizione per garantirti una cura ortodontica su misura per le  tue esigenze. Contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751.

Prevenzione

Sorridi d’Estate: scopri le terapie odontoiatriche dello Studio Eramo

Quante volte vi siete trovati in procinto di partire per le vacanze estive (magari per le Maldive, ve lo auguriamo) e un piccolo fastidio ai denti vi ha ricordato che, forse, avreste dovuto prenotare un appuntamento dal vostro dentista?

Insomma, ci siamo. È il mese di Agosto e tutti noi (si spera) ci stiamo godendo qualche giorno di relax senza problemi di lavoro e stress cittadino. E siccome questo momento è sacro, non vorrete mica rovinarlo con qualche noioso problema dentale, vero?

Vero. Ma purtroppo, tra impegni quotidiani e lavorativi, spesso ci troviamo a rimandare sempre, durante l’anno, il controllo che potrebbe salvarci le vacanze. E infatti sono tantissime le persone che si rivolgono al “dentista last-minute” (no, non è un supereroe dei fumetti): che male c’è, vi chiederete. In realtà, aver trascurato un problema dentario, oltre a porvi di fronte a eventuali complicanze, vi costringerà a fare tutto di corsa per non rovinarvi le vacanze.

Eppure vi assicuriamo che se quel problema lo aveste curato durante l’anno, in tempo, avreste affrontato il tutto con meno emergenza, meno dolore e anche meno spesa economica!

È per questo che noi dello Studio Odontoiatrico Eramo vi consigliamo di prevenire, di prenotare subito un appuntamento per risolvere un qualsiasi piccolo fastidio (che con l’andare del tempo, però, potrebbe farsi aggressivo e ingombrante). Insomma, la prevenzione è tutto, solo dei professionisti possono aiutarvi a gestire qualsiasi patologia… ed è ovvio che, prima si affronta il problema, e prima si risolve. Solo così potrete partire per le Maldive senza pensieri, senza dubbi e… con un sorriso smagliante!

Consulta la pagina “Servizi”, sul nostro sito, dove potrai scoprire le terapie e i trattamenti dello  Studio Odontoiatrico Eramo per mantenere il tuo sorriso sano e in salute tutto l’anno ! 

Finora tutto chiaro, ma nonostante la giusta prevenzione, se qualcosa dovesse andare storto in vacanza, cosa potete fare? Ecco qui le nostre soluzioni per i problemi più comuni (e fastidiosi):

PROTESI, PONTI E IMPIANTI FISSI: COSA FARE SE SI ROMPONO IN VACANZA

E per concludere, oltre ai costumi e le pinne, assicuratevi di mettere in valigia tutto il necessario per la cura del vostro sorriso anche in vacanza:

IGIENE ORALE D’ESTATE: SORRIDI CON I CONSIGLI DELLO STUDIO ERAMO

Non trascurare la tua salute orale: lo Studio dentistico Eramo, sito in zona Labaro, Roma, è a tua completa disposizione.

Per prenotare la tua visita di controllo contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751

sbiancamento

Lo sbiancamento fa male?

Tutti desiderano un sorriso bello e luminoso, ma quando il bianco naturale dei denti non soddisfa le aspettative, lo sbiancamento dentale può essere la soluzione. Attorno a questo  trattamento però è opportuno sfatare un falso mito: lo sbiancamento dentale rovina lo smalto?

Scopri insieme a noi dello studio dentistico Eramo, come sbiancare il tuo sorriso in sicurezza. 

Come si sbiancano i denti?

Si possono utilizzare principalmente due tecniche:

Lo sbiancamento in poltrona

Dopo aver stabilito che la bocca è in salute, l’odontoiatra o l’igienista eseguiranno lo sbiancamento in uno o due appuntamenti nell’ambulatorio odontoiatrico. Viene utilizzato come agente sbiancante un gel a base di perossido di idrogeno o di carbamide in concentrazioni  variabili dal 30% al 40% che permette di ottenere risultati ottimali anche in una singola seduta. Il prodotto  può essere attivato o si attiva da solo per sbiancare. Se va attivato, si utilizzano apposite lampade Led o laser. Questa procedura non comporta effetti collaterali se ben pianificata ed eseguita, in alcuni casi si può avvertire una sensibilità dentaletransitoria nei giorni successivi al trattamento.

Lo sbiancamento domiciliare

Lo sbiancamento può essere eseguito  a casa, sotto la supervisione dell’odontoiatra o dell’igienista dentale che forniranno il kit necessario per il trattamento (prodotto e mascherine trasparenti personalizzate) e tutte le istruzioni per applicare il trattamento in autonomia e senza rischi. Il gel  per lo sbiancamento domiciliare è a lento rilascio a base di perossido di carbamide al 10-16%.  Il paziente indosserà  le mascherine  di notte per almeno 7-8 ore per un periodo che va dalle 2 alle 8 settimane.

Qual’è il metodo migliore per sbiancare i denti?

Sebbene entrambe le tecniche siano molto efficaci, lo sbiancamento domiciliare è risultato essere più duraturo e con minor effetti sulla sensibilità dentale. Si potrebbe optare per il trattamento in studio perché più veloce nei tempi e perché non comporta il dover indossare le mascherine di notte per settimane.

Si può decidere di abbinare  le procedure, prima in studio e poi a casa con le mascherine, personalizzando il trattamento in base alle  discromie da correggere.

Quanto dura lo sbiancamento?

La procedura di sbiancamento è efficace e duratura. Se ben eseguita funziona al 90% per entrambi gli approcci, per un effetto di bianco che si mantiene dai 15 ai 17 mesi, con una durata media leggermente maggiore per lo sbiancamento con mascherine. 

Sicuramente, per far sì che il risultato si prolunghi nel tempo, sono necessari alcuni accorgimenti come: evitare  il consumo di sostanze che macchiano i denti (caffè, tè, nicotina o vino rosso) e avere un’igiene orale scrupolosa, poiché il tartaro e placca che si accumulano sui denti ingialliscono e rovinano i risultati ottenuti con lo sbiancamento.

Lo sbiancamento dentale rovina lo smalto dei denti?

Lo sbiancamento dentale professionale, che sia ambulatoriale o domiciliare, utilizza prodotti e protocolli sicuri per lo smalto dei denti. Se lo sbiancamento viene eseguito con questo tipo di trattamenti e con prodotti di qualità possiamo quindi affermare con certezza che NON fa male ai denti. Non esistono infatti prove scientifiche che attestino l’azione lesiva dello sbiancamento sullo smalto e i pazienti che hanno eseguito il trattamento presentano uno smalto sano, analogamente a quello degli altri pazienti. 

I trattamenti di ultima generazione inoltre uniscono alle molecole sbiancanti anche alte concentrazioni di fluoro

Il fluoro migliora la qualità del tuo smalto e riduce il rischio di danni contrastando gli effetti dell’acidità nel cavo orale. 

Oggi è possibile avere denti più bianchi affidandosi ai professionisti e utilizzando i giusti prodotti per il successo del trattamento, senza ricorrere a prodotti sbiancanti non autorizzati, dispositivi online che promettono “magie” e ricette miracolose!

Inoltre, per il mantenimento dei risultati ottenuti, il professionista saprà consigliare dentifrici e collutori specifici che permettono di mantenere il risultato ottenuto, e che al contempo  sono protettivi e non abrasivi per lo smalto.

Sono invece da vietare tutti i metodi fai-da-te contro le macchie, come l’uso di bicarbonato da cucina e il limone che rendono lo smalto fragile e poroso e quindi meno bianco!

Lo sbiancamento dentale professionale è quindi sicuro, non rovina lo smalto e perfeziona l’estetica del tuo sorriso, il consiglio è quindi quello di affidarsi a professionisti, come noi dello studio dentistico Eramo, che possano scegliere per te i migliori prodotti sul campo.

Prenota la tua visita di controllo, contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751. Siamo a tua completa disposizione. Ti aspettiamo!

Igiene orale

Giornata Mondiale sui Disturbi Alimentari: come un DCA influisce sui tuoi denti

La nostra salute orale è strettamente legata alle nostre abitudini alimentari e, purtroppo, i disturbi alimentari possono causare gravi danni ai denti e alle gengive. 

In occasione della Giornata Internazionale sui Disturbi Alimentari, anche noi dello studio dentistico Eramo, di Labaro Roma, vogliamo sensibilizzare sull’impatto che i disturbi del comportamento alimentare, detti anche DCA, possono avere sulla salute generale ma anche su quella dei nostri denti. 

I Disturbi del Comportamento Alimentare

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono patologie complesse legate alle abitudini alimentari e alle relative cause psicologiche implicate. Patologie sempre più diffuse, soprattutto fra i più giovani, che possono influire negativamente sullo sviluppo, sulla salute fisica e mentale, comportando spesso gravi problemi medici. Il 2 giugno,  la Giornata Internazionale di sensibilizzazione sui disturbi alimentari, come l’anoressia, la bulimia e le dipendenze da cibo,  è una data molto importante  perché ci  consente di  accendere un riflettore su un tema che ha un forte impatto a livello sociale e sanitario e che accomuna tutti i paesi moderni. 

In Italia, secondo le stime ufficiali del Ministero della Salute il 95,9% delle persone colpite sono donne.  L’incidenza dell’anoressia nervosa è di 8 nuovi casi per 100mila persone in un anno tra le donne, mentre per gli uomini è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi. Per quanto riguarda la bulimia ogni anno si registrano 12 nuovi casi per 100mila persone tra le donne e circa 0,8 nuovi casi tra gli uomini. Tale differenza sembra poggiare in particolar modo su fattori socio-culturali. Negli ultimi decenni, il corpo femminile è diventato oggetto di interesse da parte dei mass-media, la donna “deve” assomigliare il più possibile a canoni ideali di bellezza dettati dalla moda e dal consumismo.

Quando si parla di disturbi dell’alimentazione si fa riferimento a un’area ampia ed eterogenea di un disagio che prevede un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo. 

Diverse possono essere le anomalie comportamentali: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le abbuffate di cibo in un breve lasso di tempo, il vomito, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici, un’intensa attività fisica, al fine di controllare il peso.

La presenza di uno o più di questi comportamenti non necessariamente implica un vero e proprio disturbo dell’alimentazione; resta tuttavia centrale la portata della sofferenza profonda e complessa che accompagna il disturbo, che può essere pertanto molto rilevante pur in presenza di sintomi meno conclamati. 

Il disturbo alimentare è spesso associato ad altre patologie psichiatriche, in particolare la depressione, ma anche i disturbi d’ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo e i disturbi di personalità.

Cosa provocano i disturbi alimentari?

Soffrire di un disturbo del comportamento alimentare compromette molte dimensioni della propria vita. Situazioni di vita quotidiana correlate al pasto generano ansia, i pensieri sul cibo, sul timore di ingrassare, possono quasi costantemente pervadere la testa della persona.

Un altro aspetto quasi sempre presente in questo tipo di disturbi è l’alterazione dell’immagine corporea, cioè la percezione dell’aspetto e della forma corporea influenzano la vita più dell’immagine reale del corpo.

Questo tipo di disturbi rappresentano una dimensione di disagio molto particolare rispetto ad altri disturbi psicologici/psichiatrici, perché oltre a determinare una profonda sofferenza emotiva, coinvolgono anche il fisico.

A lungo termine, questi comportamenti possono condurre a patologie sistemiche di varia entità come: la comparsa di aritmie cardiache, bradicardia, ipotensione, disturbi gastrointestinali, atrofia cerebrale, interruzione del ciclo mestruale, osteoporosi, fino alla morte per complicanze cardiovascolari. 

L’individuo bulimico mangia grandi quantità di cibo senza controllarsi e poi compensa vomitando, digiunando, facendo esercizio fisico, utilizzando lassativi o diuretici. Il frequente ricorso al vomito può provocare: ipoglicemia, squilibri elettrolitici, patologie odontostomatologiche, emorragie intestinali e tumefazioni delle ghiandole salivari; nei casi più gravi, rotture gastriche, varici esofagee e aritmie cardiache possono provocare la morte.

Questi disturbi possono determinare, quale conseguenza dell’impatto degli stessi sulla quotidianità e i ritmi della vita, la comparsa di sintomatologia psichica, come ad esempio disturbi d’ansia, comportamenti di tipo ossessivo-compulsivo in relazione al controllo sul cibo, e/o sintomi depressivi gravi che possono portare fino al suicidio.

Cosa provocano i disturbi alimentari a livello orale?

Il distorto regime alimentare porta a complicazioni spesso molto gravi anche per il cavo orale. I pazienti affetti da DCA possono presentare varie manifestazioni:

  • L’erosione dentale: è il risultato di più fattori, ovvero il vomito auto-indotto (acidi intrinseci), la frequente assunzione di frutta e succhi a causa del loro effetto lassativo (acidi estrinseci), di bevande gassate, ad alto tasso di acidità o ricche di caffeina assunte spesso durante l’attività fisica, per alzare il livello di energia, oppure dall’uso di chewing gum zuccherato per calmare la fame e abitudini di igiene orale inadeguate. 
  • Ipersensibilità o dolori ai denti come conseguenza dell’erosione da acidi.
  • La carie: In genere, quando la fonte maggiore di acidi è intrinseca le erosioni tendono a presentarsi più frequentemente a livello linguale o palatale (seguendo la traiettoria di fuoriuscita del vomito), mentre in presenza di acidi estrinseci le superfici più interessate sono quelle buccali e occlusali. 
  • L’atrofia delle mucose: l’insufficiente apporto di vitamine e di altre sostanze associate a un normale rinnovo delle cellule epiteliali può portare a una atrofia generalizzata che si riflette particolarmente sulla lingua dove si producono glossiti atrofiche associate a eritemi.
  • Lesioni ai tessuti del palato: in seguito all’azione meccanica di oggetti utilizzati come stimolo per provocare il vomito e all’esposizione acida che provoca erosione epiteliale. 
  • Gengivite e Parodontite: La carenza di vitamina C, può riflettersi sul parodonto marginale e predisporre a gengiviti. I problemi al parodonto nelle persone che soffrono di disturbi dell’alimentazione non sono dovuti soltanto allo scarso apporto nutrizionale. Le ragioni psicologiche che portano a un rapporto disordinato con il cibo possono spingere alcuni pazienti a trascurare l’igiene orale con conseguente aumento del rischio di sviluppare gengiviti e parodontiti.
  • Xerostomia: la riduzione del flusso di saliva a causa dell’abitudine a vomitare e a usare lassativi e diuretici e di un’eventuale terapia con farmaci antidepressivi. 
  • Sialoadenosi: il gonfiore alle ghiandole salivari soprattutto delle parotidi,  è così diffuso da essere considerato un segnale per l’odontoiatra di possibile presenza di disturbi alimentari.

 Il ruolo del team odontoiatrico

Molto spesso l’odontoiatra e il suo team, si trova nella delicata condizione di essere il primo professionista della salute a poter diagnosticare una patologia che il paziente tende generalmente a nascondere.

Alcuni sintomi sono molto precoci mentre le complicazioni insorgono in momenti diversi della progressione della malattia. La bocca gioca un ruolo essenziale nelle relazioni interpersonali e nell’estetica del viso: se non si interviene tempestivamente, il deteriorarsi di funzionalità ed estetica contribuisce a peggiorare il senso di autostima di questi soggetti e a diminuire ulteriormente la loro capacità di controllo dell’alimentazione. Questi soggetti devono essere curati a livello odontostomatologico con piani di trattamento personalizzati che tengano conto delle abitudini alimentari (tipo di alimentazione, frequenza di assunzione dei cibi), delle abitudini di igiene orale (assiduità, strumenti utilizzati) e dei farmaci assunti per la terapia sistemica, tenendo conto per la terapia sistemica questi soggetti devono essere indirizzati a un centro specializzato. 

Il compito dell’odontoiatria è inoltre motivare il paziente affinché metta in atto comportamenti finalizzati alla prevenzione dei danni odontostomatologici. 

Ecco alcuni suggerimenti che il team dello studio dentistico Eramo raccomanda e che il paziente può mettere in atto:  

  • Dopo aver vomitato, evitare di spazzolare i denti per non  abradere lo strato di smalto demineralizzato più superficiale, meglio eseguire sciacqui con acqua e bicarbonato o un collutorio al fluoro. 
  • Gli spazzolini duri e i dentifrici abrasivi sono vietati,  meglio optare per spazzolini a setole morbide e l’utilizzo di ausili al fluoro quali collutori, gel o vernici, in grado di aumentare la resistenza dello smalto all’attacco degli acidi.
  • Per contrastare la xerostomia, è utile che i pazienti siano stimolati a bere molta acqua e a limitare l’assunzione di farmaci lassativi. Si consiglia inoltre l’uso di caramelle al limone senza zucchero, poiché il limone stimola la produzione di saliva e in casi estremi, l’utilizzo di sostituti salivari in gel o spray.
  • Limitare o abolire l’uso di bevande altamente acide e zuccherate come la coca cola, il tè, i succhi di frutta e gli energy drink. 
  • Eseguire visite di controllo e la sedute di igiene orale professionale a scadenze regolari e ravvicinate.

La nostra salute orale è strettamente legata alle nostre abitudini alimentari e, purtroppo, i disturbi alimentari possono causare gravi danni ai denti e alle gengive. Se sei un paziente affetto da disturbi del comportamento alimentare, o un familiare, noi dello studio dentistico Eramo sito in zona Labaro, saremo lieti di affiancarti durante il percorso di cura.

Prenota la tua visita di controllo, contattaci ai numeri: 3516884738 / 0633613751. Siamo a tua completa disposizione. Ti aspettiamo!

Prevenzione

Fumo e Cancro Orale: Proteggere il Sorriso Attraverso la Consapevolezza

FUMO E CANCRO ORALE – Tutti sappiamo che il fumo è dannoso per la nostra salute: il fumo infatti non solo causa danni a livello sistemico danneggiando l’apparato cardiovascolare e respiratorio, ma compromette in maniera significativa la salute del cavo orale. Fumare causa danni ben più gravi dell’alito cattivo o dell’ingiallimento dei denti. L’abitudine al fumo infatti aumenta notevolmente il rischio di sviluppare un cancro orale, tra cui il cancro di bocca, gola, ghiandole salivari, lingua e labbra.

Il tumore del cavo orale può essere molto insidioso, ma se diagnosticato precocemente può essere  curato con buona percentuale di guarigione, per questo, in occasione dell’oral cancer day, il mese della prevenzione al tumore della bocca, promosso dalla fondazione ANDI onlus e dall’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, e della giornata mondiale senza tabacco promossa dall’OMS, anche noi dello studio dentistico Eramo di Labaro, vogliamo richiamare l’attenzione sui principali fattori di rischio, tra cui l’uso di tabacco e sull’importanza della prevenzione.

I rischi del fumo per la salute orale

Sigarette e tabacco creano molti danni anche ai denti ed al cavo orale. Le conseguenze più gravi sono: 

  • L’aumentato rischio di sviluppare la malattia parodontale: grave infiammazione della struttura che sostiene i denti  che si presenta con il ritiro delle gengive, mobilità dentaria fino ad arrivare alla caduta dei denti. Tra i fumatori infatti si registra il maggior numero di pazienti con uno o più denti mancanti.
  • La comparsa di leucoplachia: che si presenta come una placca bianca,  che può evolvere in cancro della bocca, 4 volte più presente nei fumatori.
  • La candidosi orale, che nei forti fumatori può diventare cronica e causare il Carcinoma Squamocellulare del cavo orale, in particolare nelle forme che determinano iperproliferazione cellulare. 
  • Il deposito sui denti e sulle mucose orali dei prodotti della combustione dellasigaretta, provoca la melanosi da fumo, caratterizzata dalla presenza di pigmentazioni di colore bruno-marrone localizzate in corrispondenza della gengiva.
  • Inestetismi dati dalle pigmentazione dei denti e alitosi, che compromettono la vita di relazione.
  • Ritardo nei processi di guarigione dopo interventi chirurgici (estrazioni dentarie, chirurgia gengivale, implantologia)
  • Il fumo introduce sostanze chimiche cancerogene direttamente nella bocca, danneggiando le cellule e aumentando il rischio di sviluppare il cancro.

Fumo e cancro orale

Il cancro orale rappresenta circa il 4% di tutti i tumori maligni nell’uomo e l’1% nelle donne. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni si aggira intorno al 50-60% e la prognosi peggiora se la malattia è avanzata. 

I tumori orali sono fortemente associati al consumo di tabacco. È accertato che il tabacco è il principale fattore di rischio a livello globale per il carcinoma squamocellulare, che rappresenta la quasi totalità dei tumori maligni della bocca. Come affermato dall’OMS, il tabacco, fumato e non, è responsabile, insieme all’abuso di alcolici, di circa il 90% di tutti i tumori maligni della bocca.

Il cancro orale, è una malattia che riguarda la mutazione delle cellule del cavo orale causata dalla continua esposizione delle mucose alle sostanze nocive contenute nelle sigarette. È dimostrato che il fumo di sigaretta, indurrebbe, attraverso il calore e l’azione tossica ed irritante dei suoi costituenti, un’alterazione localizzata dell’epitelio che può evolvere in cancro della bocca. Sono infatti molti gli agenti cancerogeni contenuti nel tabacco in grado di impattare negativamente sulla funzionalità cellulare dell’ospite. 

Il fumo contiene oltre 4000 sostanze, di cui la metà si forma con la combustione, in particolare i più dannosi per la salute sono: nicotina, monossido di carbonio, irritanti e ossidanti, cancerogeni.

I recenti progressi tecnologici hanno permesso lo sviluppo di nuovi prodotti alternativi al fumo tradizionale, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato. È importante essere consapevoli che non sono prodotti a rischio zero.

Effetti delle sostanze chimiche presenti nel fumo

Il processo di carcinogenesi, che ha come bersaglio principale gli epiteli della mucosa orale, è molto complesso e, nonostante gli studi scientifici abbiano identificato i possibili geni bersaglio e le relative mutazioni, i meccanismi restano ancora  poco conosciuti.

La nicotina e suoi effetti negativi sulla funzione cellulare sembrano essere i principali responsabili nello sviluppo delle malattie tabacco-correlate.

La nicotina altera la struttura e la funzione dei recettori neuronali nicotinici presenti sulle cellule. Questa infatti, non agisce solo sull’espressione dei geni implicati nelle malattie tabacco-correlate, ma è anche in grado di modificare la struttura del DNA delle cellule dei tessuti muco-cutanei attraverso i segnali provenienti dai recettori nicotinici dell’ epitelio orale. 

Tali recettori, inoltre, possono condurre a lesioni cancerose nella mucosa dei fumatori cronici di tabacco, attraverso le alterazioni metaboliche indotte dalla nicotina sul ciclo cellulare. 

Oltre agli effetti della nicotina, sono stati studiati anche quelli causati dagli agenti cancerogeni contenuti nel fumo di sigaretta. Gli idrocarburi policiclici aromatici, e in particolare il benzopirene, esercitano un’azione metabolica sulle cellule, dando vita ad una serie di reazioni capaci di interagire con il DNA. Le mutazioni prodotte nei geni soppressori tumorali, sono un esempio molto evidente dell’importante ruolo svolto da questi composti nella carcinogenesi tabacco-correlata.

Il fumo danneggia inoltre il nostro sistema di difesa dalle infezioni. Il sistema immunitario è paragonabile a una barriera che si oppone a virus, batteri, parassiti e alla trasformazione delle cellule sane in cellule tumorali. Il fumo modifica profondamente le difese, facendo aumentare il numero delle cellule immunitarie non specifiche e riducendo quello delle cellule specifiche preposte al controllo delle cellule neoplastiche e delle infezioni batteriche e virali.

L’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce

Prevenzione e diagnosi precoce sono le principali armi contro il cancro orale.

La prevenzione primaria consiste nell’informare la popolazione sui corretti stili di vita cominciando dalla scuola (no al  fumo, ridotto e fisiologico consumo di alcol, abbondante consumo di frutta e verdura, adeguate cure dentarie), nel ribadire l’importanza delle visite periodiche di controllo, nel consigliare e indirizzare i fumatori verso appropriati programmi di dissuasione dall’abitudine al fumo. Agli Odontoiatri e gli Igienisti Dentali, spetta un ruolo importantissimo: sensibilizzare i fumatori a rinunciare alla sigaretta, aiutare il paziente fumatore nel percorso di cessazione dal fumo, con l’obiettivo di migliorare la salute orale, l’aspetto estetico, la salute generale e la qualità della vita. 

La diagnosi precoce è fondamentale: se diagnosticato in fase iniziale, attraverso una visita specialistica, il cancro orale ha un alto tasso di guarigione. Per questo è importante esaminare il cavo orale periodicamente e consultare il proprio Odontoiatra di fiducia se si è portatori di una lesione o un cambiamento di colore in bocca che dura da più di 15 giorni in particolare per:

  • le lesioni che non fanno male, di cui ci si è accorti casualmente (nelle fasi iniziali, il cancro orale può anche essere indolore)
  • le lesioni che si attribuiscono alle protesi, a elementi dentali fratturati o otturazioni incongrue (il cancro della bocca può insorgere intorno o sotto a queste e assomigliare a una comune infiammazione).

Il picco di insorgenza del cancro orale è dai 40 ai 70 anni: si consiglia quindi di sottoporsi regolarmente a visite annuali di prevenzione presso il proprio Odontoiatra di fiducia, a partire da quest’età e anche prima, se si è esposti ad un maggior rischio di ammalarsi, come nel caso di fumatori.

Promozione della salute: Oral cancer Day e Giornata mondiale senza tabacco

Il tabacco, in tutte le sue forme, rappresenta un fattore di rischio per il cancro e per altre lesioni della mucosa orale, per la malattia parodontale, per la recessione gengivale e la carie. Quanto più si fuma, tanto più il rischio di sviluppare una malattia del cavo orale aumenta. In occasione di Maggio, il mese della prevenzione del cancro orale promosso da Andi, e della Giornata mondiale senza tabacco promossa dall’ OMS, importantissime iniziative che permettono di sensibilizzare i cittadini verso la necessità di adottare stili di vita sani,  anche noi dello studio dentistico Eramo, di Labaro, invitiamo a modificare un’abitudine estremamente dannosa, che spesso si estende al prossimo a causa del fumo passivo, attraverso alcuni suggerimenti e semplici informazioni,  come:

  • Adottare un regime alimentare sano, seguire una dieta ricca di frutta e verdura, povera di grassi, privilegiando i cibi integrali (una dieta povera di frutta e verdura può determinare carenze vitaminiche importanti ed influenzare l’insorgenza e lo sviluppo del tumore del cavo orale)
  • Evitare  tutti i possibili stimoli irritativi per le mucose orali.
  • Smettere di fumare e non abusare di alcolici.
  • Mantenere un’igiene orale completa, spazzolando i denti due volte al giorno e passando il filo interdentale quotidianamente. 
  • Praticare sesso orale protetto ( il virus dell’HPV trasmissibille sessualmente, può essere implicato nell’insorgenza dei tumori al cavo orale).
  • Programmare visite regolari dal dentista, specialmente se si è fumatori e chiedere come eseguire l’autoesame della bocca. 

Sperando che queste informazioni siano state utili,  il team dello studio dentistico Eramo ricorda che potrai contare su di noi per effettuare visite di screening per individuare con anticipo la presenza di questo tumore.

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